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1° presidio-Cantiere dell’albergo-studentato di Via Pietrapiana

foto bella 2

Interventi dagli scalei.
Torce e rificolone accerchiano il cantiere mentre con le X illuminiamo le facciate dei cantieri della SPECULAZIONE
Mai più questi scempi. Fermiamo questi cantieri.

[Firenze, 16 dicembre] – Nel mese di ottobre abbiamo denunciato anche alla Magistratura situazioni di inadempienze nel rispetto della sicurezza sul lavoro nei cantieri della SPECULAZIONE di Firenze: viale Belfiore, ex Teatro Comunale, studentato albergo di Via Panciatichi e qui, cantiere di Via Pietrapiana.
Anche per questo, apriamo il nostro presidio con la lettura di questi nomi: Mohamed El Ferhane, Bouzekri Rahimi, Mohamed Toukabri Taoufik Haidar Luigi Coclite Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Gerardo Pepe, Franco Cirelli Davide Baronti e Teresa Carceo. Sono i nomi delle persone uccise nel cantiere Esselunga di Viale Redi, nell deposito Eni di Calenzano, nell’azienda agrituristica Il Castelluccio a Barberino del Mugello.
La speculazione cerca solo il profitto, non mostra la minima attenzione alle condizioni di lavoro. E con i suoi prezzi proibitivi caccia da Firenze chi qui lavora, vive e studia.
Abbiamo scelto questo cantiere per la prima azione di accerchiamento ILLUMINATO perché rappresenta al meglio la vendita della città in corso.
Il video che proiettiamo oggi riporta:
1. “I ricchi del mondo stanno comprando Firenze-
2. Qui Speculazione in corso-
3. Ennesimo albergo-studentato privato da 200 camere in una struttura pubblica
4. Così si stravolge un quartiere.
5. Così si svuota una città, con il consenso del Comune
6. Firenze muore di turismo selvaggio e speculazione.”
In un palazzo pubblico viene realizzato un intervento privato da parte di Camplus l’ennesima struttura ricettiva privata, per turisti e studenti stranieri. Con camere che avranno un costo mensile da 1.500 euro al mese circa o a notte di 200 euro.
Come è stato possibile che il Comune lo abbia permesso? Come è possibile che il Comune non blocchi questa mostruosità? Ci dicono che non si può fare niente. Non lo accettiamo, ci vuole la volontà politica di intervenire avendo il consenso della cittadinanza. Non farlo vuol dire mostrare consenso a questa deriva.
Un intervento come questo farà decollare ulteriormente il costo degli affitti in questa zona e svuoterà ancora di più la città e stravolgerà il quartiere, un quartiere in cui un fondo trasformato a piano strada rende 30.000 euro al mese.
Camplus ha la consapevolezza di ciò, infatti neanche un cartello visibile ha apposto sul cantiere. Ma sa di fare un’azione legale valorizzata dalle norme del Comune.
Oggi lo abbiamo accerchiato con scale, sgabelli e tante persone. Non solo perché non ci vogliamo abituare, ma perché vogliamo una Firenze diversa, in cui chi lavora possa vivere e non essere cacciato.
A novembre con i nostri adesivi, le nostre X, abbiamo illuminato quello che da anni abbiamo sotto gli occhi: il dilagare degli affitti turistici e le ormai famose key box, scatolette porta chiave, tastierini elettronici. Ovvero il turismo selvaggio.
A dicembre, sempre con la X, in questo caso proiettata, illuminiamo e accerchiamo i cantieri della speculazione dei grandi fondi di investimento che, con il consenso delle amministrazioni comunali, stanno comprando pezzo per pezzo la nostra città per destinarli a ricettivo o residence per i ricchi del mondo.

Il valore della X è quello di fare risultare evidente quello a cui sperano di farci abituare. Per questo ci detestano, e ne siamo orgogliosi, noi e sempre più persone non ci stiamo abituando. Ma non solo, stigmatizziamo e sempre di più lo faremo, l’avidità che li muove.
Abbiamo aperto la proiezione con una sigla musicale mixata che accompagnerà da ora in poi i nostri interventi dagli scalei così composta:
• Odoardo Spadaro- La porti un bacione a Firenze
• The Clash- Rock the casbah
• Igor Stravinsky – Symphony in 3 Movements
• Ravel – Jeux d’eau
• Talking Heads – Burning Down the House
Perché? Perché ci piacciono.
E perché raccontano storie di emigrazione come Spadaro da una città che espelle, spazi per il Rock che non ci sono più come la Flog e il nostro splendido Teatro Comunale trasformato in un residence di lusso con una terribile sopraelevazione a specchio verde. Tutto davvero molto attuale.

Salviamo Firenze X viverci

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