Il comitato organizzatore: “Siamo ai blocchi di partenza,Firenze si prepari: primo appuntamento cittadino il 29 maggio per preparare il lancio della campagna di raccolta firme nella prima decina di giugno”
[Firenze, 17 maggio 2023] Un passo avanti decisivo verso l’avvio della fase due del percorso referendario: la sfida di raccogliere in quattro mesi le diecimila firme necessarie, facendo affidamento alla mobilitazione di centinaia volontarie e volontari ai gazebo in pieno periodo estivo. A quattro mesi dalla giornata di lancio del 14 gennaio 2023 in Piazza de Ciompi quando, con più di 500 firme raccolte in un solo giorno, si diede il via al percorso verso il referendum, passati tre mesi e mezzo dal 31 gennaio, quando furono depositate le firme a Palazzo Vecchio per l’avvio formale del procedimento, passato un mese dall’inizio dei lavori del Comitato degli Esperti, che datava 12 aprile, la prima fase di approvazione formale dei quesiti è in via di conclusione.
Il Collegiodegli esperti nominato dal Consiglio Comunale di Firenze per analizzare l’ammissibilità dei quesiti sta completando la sua attività:”un impegno intenso, per il quale lo ringraziamo” sottolinea Alberto Mariani, tra i promotori del referendum e co-presentatore dei quesiti.”In relazione al primo quesito il Collegio ci ha chiesto un’integrazione che potremmo definire rafforzativa” spiega Mariani “in quanto recepisce, su indicazione del medesimo Collegio, una normazione più stringente per lo svolgimento dell’attività alberghiera degli Studentati che risponde pienamente alle finalità della nostra proposta. Tale integrazione è già inviata e approvata all’ unanimità dalla Commissione di esperti.
Sul secondo quesito collegato la destinazione urbanistica degli immobili che avevano funzione pubblica, lo stesso Collegio di esperti ha decretato all’unanimità di ritenerlo ammissibile richiedendo alcune integrazioni non incidenticon riferimento al quadro normativo nazionale, già trasmesse dal Comitato referendario e verranno valutate entro il 26 maggio.
Per Alberto Mariani “finalmente vediamo la fine del tunnel, la decisione unanime delCollegio sui quesiti evita, di fatto un passaggio in Consiglio comunale,tappa che avrebbe esteso l’iter di un mese, con un ulteriore allungamento dei tempi rispetto al ritardo già maturato nella definizione delCollegio degli esperti da parte dei Consiglio Comunale”.
Secondo Paolo Solimeno, del team di avvocati del Comitato promotore: “l’interlocuzione con ilCollegio degli Esperti sta procedendo in maniera positiva e questo ci conforta per la qualità dei quesiti proposti. La modifica al primo quesito, quello sugli studentati, in cui si modificano solo i limiti temporali è stato, da parte delCollegio degli Esperti, un lavoro fine e rilevante. E’ evidente che ai cittadini che vogliono tutelare Firenze non interessa che ci sia alcuna norma che agevoli alberghi travestiti”.
Per Massimo Torelli, rappresentante del Comitato promotore e co-presentatore dei quesiti assieme a Mariani: “siamo ormai ai blocchi di partenza, dopo mesi di estenuante attesa, con decine di volontari mobilitati ai gazebo e migliaia di volantini distribuiti. Il primo appuntamento sarà lunedì 29 maggio, alle 21.15 negli spazi dell’SMS di Rifredi, dove chiameremo i cittadini e le cittadine di Firenze a un’assemblea preparatoria di lancio della campagna di raccolta firme che, quasi certamente, inizierà i prossimi 9 e 10 giugno. Si stanno scaldando i motori, per questo avremo bisogno del sostegno di tutta Firenze”.
“L’allungamento dei tempi da parte del Consiglio comunale poteva sfinirci, mettendo questa iniziativa in secondo piano” continua Massimo Torelli, “ma è stata proprio l’attualità a rendere quanto più necessari e ineludibili questi referendum: con il caro affitti, case dai prezzi sempre più inavvicinabili, posti letto con costi stellari, che rende impossibile vivere nella nostra città per chiunque, anche per gli studenti fuori sede, come è stato sottolineato dalle tende di protesta allestite dagli studenti universitari. Questi referendum sono stati all’inizio chiamati Salviamo Firenze” conclude Torelli, “ma in questi mesi si è reso evidente che il concetto chiave si dovrebbe trasformare in Cara Firenze, un gioco di parole capace di unire l’amore per la nostra città con i prezzi con cui viene purtroppo svenduta”.