[Firenze, 26 gennaio 2023] Sono stati depositati oggi a Palazzo Vecchio i quesiti referendari della campagna “Salviamo Firenze”, che già nella prima iniziativa in piazza de’ Ciompi il gennaio scorso ha raccolto quasi 600 firme. “Chiediamo all’amministrazione comunale ed al Consiglio Comunale di procedere velocemente sull’iter che ci porterà alla fase successiva” sottolinea Massimo Torelli, tra i promotori dell’iniziativa, “quella che porterà al via libera per la raccolta delle 10.000 firme previste dal regolamento, da raccogliere in quattro mesi. Confidiamo che il Consiglio Comunale indichi al più presto i tre esperti che dovranno fare la prima valutazione giuridica dei quesiti”.
Una proposta di campagna referendaria che ha avuto una prima forte risposta da parte dei cittadini durante la raccolta firme di sabato 14 gennaio, a sottolineare come si tratti di un tema che tutti conoscono e di cui parla tutta la città, soprattutto di come il costo degli affitti e degli immobili stia diventando insostenibile e tutte le nuove costruzioni, reali, che stanno entrando nel mercato (dalle Torre di Novoli, all’ex teatro comunale, alla Manifattura) siano rivolte esclusivamente a una clientela con ampie disponibilità economiche. Non ci sono risposte adeguate neppure per gli studenti universitari che non riescono a trovare una sistemazione dignitosa in città, se non un generico impegno a riparlarne in futuro.
Per il professor Fulvio Cervini, docente di Storia dell’arte medioevale e Tutela dei Beni Culturali all’Università di Firenze: “tutta la comunità d Firenze deve ricominciare ad essere protagonista delle scelte che la riguardano in prima persona, Firenze è una di quella città dove ogni minimo intervento urbanistico va a incidere su tutti gli aspetti della vita associata, anche e soprattutto sulla conservazione di un patrimonio estremamente delicato, unico al mondo, che è tale proprio perchè storicamente è il frutto di scelte condivise che devono tornare ad essere prese nell’interesse della collettività”.
Secondo Alessandro Garaffi, studente di Science Politiche all’Università di Firenze: “come studenti stiamo vedendo il continuo declino dei servizi e soprattutto delle residenze, e anche il fatto che le Università stesse sono state spostate dal centro alle periferie, così come le residenze stesse, mentre invece notiamo che in centro nascono sempre nuovi studentati privati inaccessibili alla maggior parte degli studenti che dovrebbero avere il diritto ad esenzioni per ISEE, comunque per motivi di reddito”.
“Leggiamo di annunci roboanti, ma i fatti sono questi e come si dice le chiacchiere stanno a zero” chiarisce Torelli. “Ribadiamo: servono fatti e una svolta decisa, alle richieste e delle pressioni crescenti da parte degli investitori che si stanno progressivamente comprando la nostra città, la risposta dell’amministrazione dovrebbe essere “no, grazie”. Così, ad oggi, non è e per questo crediamo sia importante dare la parola ai cittadini”.
La campagna informativa e di ascolto della cittadinanza partirà il prossimo sabato 28 gennaio dalle 10 alle 13 con un gazebo in Piazza Santo Spirito a Firenze.